La conca nella quale è adagiata la città di Rieti, circondata dalla corona di monti che individuano la cosiddetta Valle Reatina, fondamentale teatro della predicazione francescana nel medioevo, ha un paesaggio agrario straordinariamente intatto
La piana allagata del lago lungo
Apoleggia dominante sulla piana
Canale di S Susanna
Capanno allagato
Casale e campi con scoline
Panorama lago lungo e Votone
Panorama lontano
pastore della piana
Salici sulla piana in località "canapine"
123456789
un esempio, come pochi, di un territorio che mostra l’impronta di civiltà antichissime arrivata ad essere chiaramente riconoscibile fino ai giorni nostri. Alla fine del III sec. a.C Il console Romano Manio Curio Dentato completò la conquista della Sabina avviando il programma di bonifica e messa a coltura della Piana di Rieti, dando al dominio di Roma, a spese dell’antico Lacus Velinus, che si estendeva a quel tempo su quasi tutta la piana, terreni fertilissimi, poi ceduti ai nuovi coloni della Città Sabina di Reate. Lo “scheletro” del paesaggio della bonifica romana, cioè la rete principale dei canali di drenaggio è ancora lì a dar mostra di sé ed ha condizionato tutto lo sviluppo successivo del paesaggio agrario. la suddivisione parcellare dei campi, così come l’uso del suolo, influenzato dal clima e dall’abbondanza di acque, non sono cambiati di molto, come attestano i confronti tra le cartografie antiche e quelle attuali. Una persistenza che ha del miracoloso e che dimostra come l’ingegno dei bonificatori romani sia rimasto pressoché insuperato! Solo negli anni ‘30 del ‘900 il conflitto tra uomo e acqua fu definitivamente risolto con la regimazione dei fiumi Salto e Turano e la definitiva messa in sicurezza della Piana, che divenne il laboratorio della “battaglia del grano”, il luogo d’origine delle varietà di grano “Rieti” e “Senatore Cappelli”. I resti del Lacus Velinus, ovvero i bacini dei Laghi Lungo e Ripasottile dagli anni ‘70 sono Riserva Naturale della Regione Lazio, con i loro habitat palustri, mentre recentemente è arrivata anche l’iscrizione al Registro Nazionale dei Paesaggi Rurale Storici della Piana Reatina. Una affascinante vicenda paesaggistica, tutta da ripercorrere “rileggendone” le tappe sul campo.
TI PIACE? VUOI CHE TI GUIDI A SCOPRIRE QUESTO PAESAGGIO?