Il Santuario e la Cappella di Greccio sono una tappa fondamentale della Via di Francesco, la "cappelletta" in particolare è, secondo la tradizione, il luogo dove Francesco si recava in preghiera solitaria, durante le sue permanenze a Greccio, il santuario dove si rappresentò per la prima volta il presepe vivente.

Veduta di Casette di Cottanello
Veduta di Casette di Cottanello
Casette di Cottanello, piccolo villaggio pastorale
Casette di Cottanello, piccolo villaggio pastorale
Cottanello, la casa è la sua!
Cottanello, la casa è la sua!
Capre a spasso per il paese
Capre a spasso per il paese
Passeggiando intorno ai prati
Passeggiando intorno ai prati
Una conca prativa, che la vegetazione sta riconquistando
Una conca prativa, che la vegetazione sta riconquistando
Al limitare tra prati e boschi
Al limitare tra prati e boschi
Passando vicino ad alberi secolari
Passando vicino ad alberi secolari
Gli animali al pascolo
Gli animali al pascolo
L'area attrezzata dei prati
L'area attrezzata dei prati
Area attrezzata dei prati
Area attrezzata dei prati
Prati di cottanello, anche i cavalli
Prati di cottanello, anche i cavalli
L'Eremo di S. Cataldo
L'Eremo di S. Cataldo
La Villa degli Aurelii Cotta
La Villa degli Aurelii Cotta
Villa Romana di Cottanello
Villa Romana di Cottanello
Villa Romana di Cottanello
Villa Romana di Cottanello
pampa
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Ci si arriva, oltreche salendo dal santuario, anche lungo un itinerario suilo spartiacque tra Sabina Tiberina e Appenninica, un valico un tempo strategico per raggiungere Rieti. Partendo dall'altopiano carsico dei "Prati di Cottanello", ci si trova subito immersi nella storia e nella memoria pastorale/contadina, tutto richiama il paesaggio della monticazione (pascolo del bestiame in quota). Casette di Cottanello in località Prati è luogo dove si svolgeve una sorta di transumanza”stanziale”, i pastori/agricoltori del villaggio di Cottanello e dei villaggi limitrofi passavano l'estate intera qui ai prati, avendo come dimora le casette in pietra perfettamente inserite nell'ambiente e coltivavano per se lasciando al pascolo gli animali. Intanto incontravano i tanti pastori e greggi forestieri che passavano dai prati facendo viaggi lungo rotte di transumanza tradizionali più lunghe. I pascoli a circa 800m oggi, come dal medioevo sono frequentati da numerosissimi animali: cavalli, mucche, pecore e capre si ritrovano spesso in compagnia di maiali allo stato brado. La strada che attraversa questo paesaggio si snoda tra alberi secolari, prati rasati dal pascolo, boschi e pozze carsiche. E' molto probabile che anche San Francesco sia sceso in Sabina seguendo il sentiero che si percorre, in direzione contraria, per salire dai prati di Cottanello alla cappelletta. In questo percorso si attraversano boschi di faggio con esemplari secolari dalla bellezza monumentale e giunti in cima, nei pressi della cappelletta, dalla cima del vicino Monte Macchia di Mezzo, l'occhio può spaziare a 360° ammirando la cresta dei Monti Sabini, che separa la Sabina dal Reatino.

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