Per me la Tuscia era la Tuscia e basta e ci vedevo: la provincia di Viterbo, il paesaggio del tufo vulcanico, la terra degli Etruschi ecc. ecc., vivendola e percorrendola spesso, ora, posso fare un pò di chiarezza sull'argomento: se la Tuscia è originariamente l'area dell'Etruria storica, abitata, prima dei romani, dagli Etruschi e comprendente Lazio, Umbria occidentale e Toscana, oggi si intende per Tuscia la porzione meridionale di quest'area, corrispondente alla provincia di Viterbo e, in parte, a quella di Roma.
Vi sarà capitato forse di udire molti termini che alludono a sotto-regioni della Tuscia, collegati a vicissitudini storiche o a entità geografiche, o amministrative: Tuscia Romana e Tuscia Viterbese ci indicano l'appartenenza amministrativa alle due province di oggi; Tuscia Romana, di nuovo, e Tuscia longobarda, ci indicano che la regione dopo la caduta dell'Impero Romano fu contesa tra Bizantini e invasori longobardi; oppure abbiamo le aree della Teverina, che ricorrono nei nomi di località che si affacciano sul Tevere; o della Tuscia litoranea, che da sul mare; o ancora delle aree Cimina (Monti Cimini e Lago di Vico), Vulsina (Lago di Bolsena) e Sabatina (Lago di Bracciano e Martignano), che ricordano la genesi vulcanica del paesaggio dell'alto Lazio occidentale, e altre località ancora... Una bella e sana "confusione" insomma!
Ma se tutte le sotto aree della Tuscia sopracitate erano abitate dagli Etruschi, l'Etruria interna (altro nome!) ovvero quella fascia abbastanza stretta di territorio che si trova approssimativamente tra gli antichi comprensori vulcanici Cimini e Sabatini e la valle del Tevere, non era nemmeno abitata dagli Etruschi, ma dai Falisci, una popolazione italica di origine incerta, ma in qualche modo distinta da quella dei "popoli del mare": gli Etruschi.
I Falisci infatti sono considerati da alcuni una popolazione autoctona, da altri una popolazione indoeuropea arrivata nei territori di stanziamento attraverso migrazioni sulla direttrice nord sud, grossomodo seguendo la costa tirrenica, ancora prima dell'arrivo, per migrazione lungo l'adriatico, delle popolazioni umbre.
I Falisci erano appartenenti ad un gruppo etnico-linguistico affine e contemporaneo a quello del Latini, la loro lingua aveva forti assonanze con quella latina, tanto da far pensare ad una matrice linguistica comune, quindi non parlavano nemmeno l'etrusco, anche se, per la loro vicinanza con la civiltà stessa degli etruschi, non poterono non venirne influenzati profondamente e conferma ne viene dal materiale recuperato negli scavi archeologici, che restituisce una cultura che può venire intesa come un aspetto di quella etrusca, con varianti caratteristiche relative sopprattutto alla decorazione delle ceramiche..
E' proprio il paesaggio Falisco che inizialmente approfondiremo nelle nostre prossime letture a piedi e in bicicletta, ovviamente conquisteremo in futuro ulteriori paesaggi di questa terra segnata dai vulcani che si chiama Tuscia.
Il centro di gravità dell'area falisca, dove sorgeva il principale insediamento dei Falisci: "Falerii veteres", è il territorio di Civita Castellana, ma non voglio anticiparvi oltre, restate collegati nei prossimi giorni saprete di più sulle destinazioni, una per una. Per ora accontentatevi di guastare una photo gallery di alcuni meravilgiosi scorci di paesaggi della Tuscia Falisca!
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